Ti sei mai chiesto quale sia la dimensione dei tuoi sogni? E quanto sono importanti le dimensioni di un sogno?
La dimensione dei propri sogni non dovrebbe essere proporzionata alle condizioni in cui ci si trova o alle possibilità che abbiamo in quel momento.
Io mi sono fatta queste domande perché ad un certo punto della mia vita mi sono resa conto che, non solo avevo smesso di sognare in grande, ma anzi, l’orizzonte dei miei sogni si era ridotto ad uno spioncino.
E’ questa presa di coscienza mi ha terrorizzato.
In quale momento, mi sono chiesta, è successo questo cambiamento? E come è potuto accadere senza che nemmeno me ne accorgessi?
Se si ha la fortuna di avere un’infanzia serena, quando siamo bambini il tempo dedicato al sogno è una parte importantissima della vita.
Un bambino che è libero di far correre la propria immaginazione e la propria fantasia creativa sarà probabilmente un adulto molto più sicuro di sé stesso, in grado di immaginare per sé grandi cose!
Quando parlo di sogni, almeno in questa occasione, mi riferisco ai progetti, alle prospettive e ai desideri che nella vita proviamo a porci per il futuro e, non, come recita il dizionario, all’attività psichica che si svolge durante il sonno.
Sono altresì convinta che il sonno e la dimensione onirica abbiano un’importanza fondamentale per il nostro benessere psicofisico, di rigenerazione e di metabolizzazione.
Ma torniamo per un attimo ancora alla dimensione dei sogni.
I due assiomi fondamentali sono: non smettere mai di sognare e sognare in grande.
Apprezzare quello che si ha, trovare la meraviglia anche nelle piccole cose deve prescindere dall’avere grandi ambizioni o immaginare traguardi che potrebbero farci stare meglio o raggiungere un benessere superiore.
E poi ancora, una volta raggiunto un obbiettivo, bisogna cercarne sempre di nuovi perché, prendendo spunto da una citazione di Eduardo Galeano:
“L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile.
E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare.“
E noi lo sappiamo bene quanto sia importante e quanto ci faccia bene camminare, giusto?