Elogio della fuga, camminare come leggere: in questo articolo faccio alcune considerazioni prendendo spunto dal libro di Henri Laborit che si intitola proprio: “Elogio della fuga“.
Una breve premessa: spesso mi trovo ad appuntarmi e a ripensare ad alcune frasi che mi colpiscono durante le mie letture.
L’avrai già visto anche tu, ci sono molte citazioni, riportate in tutto il sito!
Qualcuno, meglio e prima di noi, è riuscito ad esprimere un concetto e metterlo, perfettamente, nero su bianco.
Ha descritto proprio quello che ci frullava in testa e la pensa come noi.
Non trovi sia davvero un gran sollievo?!
Daniel Pennac dice che “un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso.”
Come non essere d’accordo?
Amo leggere proprio per questo motivo e anche perché, come camminare, è un modo per fuggire dalla realtà e per intraprendere un viaggio, in luoghi diversi, non solo dal punto di vista geografico!
Ecco una frase, dal libro “Elogio della fuga”, che mi ha fatto riflettere:
“Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l’andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all’orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l’illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio.”
Camminare, come leggere, dunque. E la fuga, come salvezza dall’ordinario, come luogo di scoperta – magari anche di riscoperta di sé stessi? – come scelta, alternativa alla deriva.
Il camminare in natura ti mette fisicamente e psicologicamente su rotte inesplorate.
Hai già scoperto quante e quali bellezze si possano trovare senza necessariamente andare all’altro capo del mondo?
Ho provato a raccontare il mio punto di vista nell’articolo: “Delle luccicanze e la ricerca della meraviglia“.
La meraviglia e la bellezza albergano ovunque, quando si ha la possibilità di immergersi nella natura.
“L’albero è di fronte alla finestra della sala. Lo interrogo tutte le mattine: “Cosa c’è di nuovo oggi?”. La risposta arriva senza esitazione, portata da centinaia di foglie -Tutto”. (Christian Bobin)
Guarda quello che i miei occhi hanno scoperto durante il cammino e prova ad aprire i tuoi occhi durante una delle mie escursioni per vedere che effetto ti fa.